Nel 2008 il CNA ha organizzato un corso di restauro delle facciate storiche a Revigliasco, cui hanno collaborato la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte, il CIPET e il Politecnico di Torino.
Durante i Cantiere-scuola i partecipanti hanno partecipato al restauro della Casa Libica e della Cappella della Consolata.
Nino Longhitano ha partecipato al corso in qualità di istruttore, insieme a Raffaella Ricchi ed Eliana Milani, sotto la direzione del professor Giovanni Brino.
Nel 1998 si è svolto a Caselle Torinese un corso di restauro delle facciate storiche a cura del professor Giovanni Brino del Politecnico di Torino, al quale Nino Longhitano ha partecipato come docente.
Gli obiettivi del corso erano principalmente due. Il primo era fornire ai partecipanti la conoscenza dei materiali e delle tecniche di applicazione per un avviamento professionale nel campo del restauro; il secondo, restaurare le cornici delle facciate del castello Savoia-Carignano, seguendo il modello didattico del “Laboratorio mobile di restauro” messo a punto dal CNA.
Durante l’attività di laboratorio, gli allievi hanno imparato la preparazione degli intonaci e delle tinte a calce, usando le materie prime originali del barocco piemontese, tipici del palazzo; i più interessati hanno inoltre approfondito la lavorazione specifica per il restauro delle cornici. Successivamente, prima di passare al “Cantiere-Scuola”, hanno eseguito applicazioni di prova su alcuni pannelli e su un muro-campione; in questo modo hanno potuto esercitare il più possibile le conoscenze acquisite durante l’intera esperienza.
Il Corso, rivolto ad Artigiani muratori, decoratori e tecnici, con la partecipazione di due tesisti del Politecnico di Torino, è stato promosso dal comune di Sassello, finanziato dalla Provincia di Savona con fondi dell’Unione Europea e gestito dalla l’Ente Scuola Edile di Savona.
Il Corso si è svolto sotto la guida di quattro istruttori (Nino Longhitano, stuccatore-decoratore; Raffaella Ricchi, Milani Eliana, Marco Tabacco, decoratori-restauratori), in base al progetto e alla direzione dei lavori del Prof. arch. Giovanni Brino, nell’ambito del Progetto-colore di Sassello preparato da parte dello stesso prof. Brino, in collaborazione con L’arch. Mirko Maliberti e dell’ing. Paolo Gaggero.
Il Corso, rivolto ad Artigiani muratori, decoratori e tecnici, con la partecipazione di due tesisti del Politecnico di Torino, è stato promosso dal comune di Sassello, finanziato dalla Provincia di Savona con fondi dell’Unione Europea e gestito dalla l’Ente Scuola Edile di Savona.
Il Corso si è svolto sotto la guida di quattro istruttori (Nino Longhitano, stuccatore-decoratore; Raffaella Ricchi, Milani Eliana, Marco Tabacco, decoratori-restauratori), in base al progetto e alla direzione dei lavori del Prof. arch. Giovanni Brino, nell’ambito del Progetto-colore di Sassello preparato da parte dello stesso prof. Brino, in collaborazione con L’arch. Mirko Maliberti e dell’ing. Paolo Gaggero.
Nel 2007 il Comune di Asti ha promosso un corso di formazione professionale di restauro delle facciate storiche con due obiettivi.
Tale corso è nato al fine di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie a un avviamento di carriera nell’ambito del restauro, ma si poneva altri due importanti obiettivi: il primo era ricostruire l’originaria “Tavolozza dei colori” di Asti, originariamente riprodotta nel cortile del Palazzo Comunale e oggi quasi completamente perduta; il secondo era il recupero delle facciate di Palazzo Mazzola tramite l’attività di Cantiere-scuola.
Nino Longhitano ha partecipato al corso come docente insieme a Raffaella ricchi ed Eliana Milani, sotto la direzione dei professori Giovanni Brino e Piergiorgio Pascolati.
Nino Longhitano, ha partecipato come docente al Corso di formazione professionale per il restauro delle facciate storiche di Alessandria. Il corso si sviluppava secondo la struttura formativa messa a punto dal CNA: la prima fase, teorica, si è svolta in laboratorio; nella seconda i partecipanti hanno potuto sperimentare le conoscenze acquisite utilizzando un muro-campione, in questo caso una facciata del Palazzo Comunale.
Nel 2004 Nino Longhitano, raffaella Ricchi ed Eliana Milani hanno partecipato come insegnanti al corso di restauro conservativo delle facciate storiche a Lanzo Torinese, promosso dal CNA e dal CIPET con la collaborazione della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Piemonte. Il corso era strutturato in due fasi: una prima parte, teorica, si è svolta in laboratorio; la seconda parte è stata il Cantiere-scuola, nel quale gli allievi hanno partecipato ai lavori di restauro della facciata della chiesa di Santa Maria del Borgo.
Nel 2008 Nino Longhitano, affiancato da Eliana Milani e Raffaella Ricchi, ha partecipato come docente a un corso professionale di restauro delle facciate storiche, organizzato dal CNA di Torino e dal Comune di Bosconero e diretto dal professor Giovanni Brino del Politecnico di Torino.
Il corso è durato complessivamente 80 ore, distribuite in otto sabati, e vi hanno partecipato 40 allievi in tutto. Le lezioni si sono svolte seguendo un modello formativo che il CNA porta avanti da diversi anni: il “Laboratorio mobile di restauro delle facciate storiche”. Questo tipo di corso, realizzabile tramite finanziamenti pubblici o strutture formative già esistenti, permette di unire l’istruzione professionale a un’attività complementare di riqualificazione del territorio. Gli allievi apprendono in laboratorio la preparazione e l’applicazione dei materiali, facendo successivamente pratica nel “Cantiere-Scuola”, rappresentato in questo caso dalle facciate del Palazzo Comunale di Bosconero.
Il Lions Club Stupinigi 2001, tramite l’impegno di Giovanni Brancatisano, responsabile regionale CNA Costruzioni ed Artistico, nonché past President del medesimo club, pone tra gli obiettivi dei services da attuare il recupero dell’Oratorio annesso alla Chiesa della Visitazione inserita nel complesso del Castello di Stupinigi, inaugurata nel 1739, anch’essa opera di Filippo Juvarra.
Questa Chiesa, frequentata per due secoli dalla corte dei Savoia, aveva accumulato una ingente quantità di oggetti e paramenti religiosi di indubbio interesse storico sacro-artistico, ma che da lungo tempo erano tenuti in depositi abbandonati al degrado senza una sede adatta ove ricoverarli per
evitarne la definitiva distruzione…